Giulio de Fiore, non consiglia Bosco Verticale

Giulio de Fiore, non consiglia Bosco Verticale

Pur che possa essere un elemento di rottura nel grigio paesaggio moderno, l’idea in sè lascia il tempo che trova. Sia dal punto di vista colturale (le piante hanno bisogno di spazio, aria, luce e terra per stare bene e crescere naturalmente), sia dal punto di vista culturale (piantare alberi ha per l’Uomo un senso profondo, interiore e non solo di immagine e spettacolare). Quindi boccio la pratica in tutto e per tutto. Tra l’altro, questo arrampicarsi in alto è lo specchio della società odierna dove si preferisce strafare/mostrare/apparire piuttosto che tornare ad antichi modelli sostenibili, alla riscoperta dell’antico paesaggio o semplicemente al godimento ampio e profondo di quello esistente, alla sua conservazione attenta, al ritorno (rivoluzionario) dell’andare indietro piuttosto che proseguire ciecamente avanti inventandosi nuove diavolerie per stupire. Sono stati persi altri soldi, quelle piante moriranno avvinte e soffocate dallo smog, senza prato, senza terra, senza aria. cresceranno sbilanciate, se cresceranno. Non sarebbe stato meglio, più utile per gli abitanti e la collettività tutta, fare meno grattacieli o farli semplicemente colorati e destinare il denaro per qualcosa di più utile, eco sostenibile come piantare alberi in tutta la Città? La mia Città Futura ha meno macchine e più piante, meno case e più prati, meno fabbriche è più alberi. I grattacieli lasciamoli ad Hong Kong. L’Italia è L’Italia.